I miei libri


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I miei libri


Il loro colore è il colore semplice e vivace dei fiori di campo,
il loro odore è quello che mi inebria l'anima,
il loro sapore è quello di un cibo sano che non sazia,
il rumore delle loro pagine è quello della mia curiosità,
di tutti quei libri che vorrei leggere, di tante cose che ancora non so.
Mentre leggo mi ascoltano..li ascolto,
mi parlano, sanno le parole che vorrei ascoltare,
ciò che mi piace e ciò che mi fa arrabbiare,
sono gli unici che sanno tutto di me,
e lo sanno perché ti fregano con una parola, una frase, un odore, un luogo.
Conoscono i miei pensieri, i miei desideri, le mie emozioni, le mie paure.
Sono amici fedeli perché non raccontano quello che sanno,
quando tutti vanno via, loro rimangono lì,
mi strizzzano un occhio ..e so già che non sono più sola.

mercoledì 28 settembre 2011

"Doppio sogno" di Arthur Schnitzler



Ambientato nella Vienna d’inizio Novecento, “Doppio sogno” si permea di un alone di mistero in un altalenarsi di vicende tra l’onirico e il reale.
Fridolin, medico brillante, conduce una vita apparentemente tranquilla insieme alla moglie Albertine, fino a quando i due non cominciano a raccontarsi fantasie, sogni, desideri, mezze verità.
La storia si snoda in un lasso di tempo brevissimo, desiderio di trasgressione, tradimenti che non si verificano, una festa in maschera rimane l’episodio più importante di questo viaggio costellato da figure che perdono consistenza, in un susseguirsi di eventi al confine tra sogno e realtà.
Un universo affascinante, quanto pericoloso, da cui Fridolin viene irrimediabilmente attratto.
Per le strade di Vienna strani incontri notturni, creature che gli si offrono: prostitute, la figlia di un paziente defunto, la ragazza-bambina, e da queste si lascia trasportare verso un abisso sempre più ignoto, ma che alla fine non riesce mai a concretizzare in un tradimento, troppo presente il pensiero e l’immagine di Albertine nella sua mente, o forse è proprio lei che cerca in altre donne.
Sullo sfondo l’inizio di una crisi coniugale, che se da una parte li spinge verso emozioni forti, dall’altra li riconduce verso la tranquilla vita di una perfetta coppia borghese.
È impressionante come Schnitzler riesce a descrivere i pensieri più intimi dei personaggi, è un continuo scavare nei meandri dell’Io, evidenziandone le contraddizioni, i problemi, il non detto, la ricerca della verità in un rapporto di coppia.
Molti i rimandi freudiani (Schnitzler contemporaneo di Freud).
Definirei geniale la capacità dell’autore di investigare l’animo umano, mescolando magistralmente elementi apparentemente non complessi servendosi di uno stile letterario molto alto.
È una sensazione strana quella che rimane addosso quando si arriva alla fine del libro, i dubbi ti assalgono, viene da chiedersi : “Ma quel ballo in maschera era un sogno o realtà? E i racconti di Albertine?
Una frase del finale che mi ha affascinato particolarmente: «E nessun sogno» disse egli con un leggero sospiro «è interamente un sogno».
Il libro ha ispirato il film Eyes Wide Schut con Tom Cruise e Nicole Kidman, regia di Stanley Kubrick..molto bello anche il film anche se non completamente fedele al testo!:-)

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