I miei libri


Benvenuti!


I miei libri


Il loro colore è il colore semplice e vivace dei fiori di campo,
il loro odore è quello che mi inebria l'anima,
il loro sapore è quello di un cibo sano che non sazia,
il rumore delle loro pagine è quello della mia curiosità,
di tutti quei libri che vorrei leggere, di tante cose che ancora non so.
Mentre leggo mi ascoltano..li ascolto,
mi parlano, sanno le parole che vorrei ascoltare,
ciò che mi piace e ciò che mi fa arrabbiare,
sono gli unici che sanno tutto di me,
e lo sanno perché ti fregano con una parola, una frase, un odore, un luogo.
Conoscono i miei pensieri, i miei desideri, le mie emozioni, le mie paure.
Sono amici fedeli perché non raccontano quello che sanno,
quando tutti vanno via, loro rimangono lì,
mi strizzzano un occhio ..e so già che non sono più sola.

sabato 23 ottobre 2010



"Novecento" Alessandro Baricco


Un po’ di anni fa avevo visto il film di Tornatore e mi era piaciuto tantissimo(una trasposizione davvero ben riuscita).
Non ho resistito alla lettura di questo testo che l’autore stesso definisce “un testo che sta in bilico tra una messa in scena e un resoconto da leggere ad alta voce. Non credo che ci sia un nome per testi del genere. Comunque, poco importa”. E poco importa sì, perché questa è davvero una bella storia da raccontare.

Il mare fratello, il mare amico, una nave:la casa.
Il mare rifugio, il mare che culla, spaventa, il mare che è la strada, la strada per salvarsi.
Il mare che danza sulle note leggere come di farfalla, il pensiero accorda tutti i pezzi di una vita immaginata, amata, vissuta negli occhi di quanti sono saliti a bordo del Virginian, e respirata attraverso i loro vestiti, l’odore della loro pelle. Sensazioni che sono dolci carezze di vento, al di là di ogni luogo..di ogni tempo.
E poi Novecento che con la sua musica attenua la paura dell’oceano, le note di una musica che non ricordi di avere mai ascoltato, la sua melodia argentea, rara e rilucente come la più preziosa delle perle, sì una perla, nell’infinito dell’Oceano mare. Un potente e delicato monologo.

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